Idee progettuali per il nuovo stadio del Napoli
L'area di insediamento del nuovo stadio è localizzata nell'ex cantieri Italsider. Le motivazioni che hanno portato a questa scelta sono state:la presenza di infrastrutture viarie e ferroviarie che necessitano di pochi e veloci interventi per renderli adatti allo scopo;la vasta disponibilità di suoli;la vetustà dell'attuale stadio che fa optare, a livello di costi, per l'edificazione di un nuovo impianto invece che per una ristrutturazione;la possibilità di bonificare i luoghi di insediamento;dare un indirizzo e una destinazione precisa all'area assecondando la natura dei luoghi (turismo, svago, sport);investire e creare posti di lavoro avendo considerato lo stadio come una "piazza" moderna da vivere oltre l'evento sportivo;liberare Fuorigrotta dell'attuale stadio in maniera da riqualificare e rilanciare l'intero quartiere in chiave turistico/fieristica.
Lo stadio riprende la geometria della vicina isola di Nisida proponendosi come una sorta di vulcano calcistico con capienza massima prevista in 60.000 spettatori. Ristoranti, palestre, una galleria commerciale, un museo del Napoli, bar e luoghi di intrattenimento completeranno l'edificio e le aree circostanti, proprio in previsione di un utilizzo a tempo pieno della struttura.
La dotazione tecnologica prevede l'utilizzo di fonti rinnovabili di energia (pannelli solari e fotovoltaico), un sistema per il recupero delle acque (meteoriche e grigie), l'utilizzo di materiali da costruzione riciclabili e ininfiammabili. Progetto architetto Giovanni Angelo Lagozino.
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