lunedì 3 gennaio 2011

Legno e bioarchitettura per gli hotel

MARE DI LEGNO di Graziella Dolfi
Il trionfo del legno in un piccolo hotel in Finlandia regala nuove frontiere all’utilizzo di questo materiale, naturale per eccellenza.

Il WISA Wooden Design Hotel è un gioiello architettonico di legno situato nel cuore di Helsinki, capitale della Finlandia, a un passo dal mare. Attorno a esso si stende tutta la città e 200 anni di storia dell'architettura di altissima qualità. «Ho forzato le doghe di legno in una forma nuova che contrasta con la disposizione originaria. L’intenzione era di trasformare ciò che è solido in qualcosa di trasparente, e ciò che normalmente è geometrico in qualcosa di organico». Il lavoro è stato progettato dall’architetto Pietà-Linda Auttila con l’obiettivo di suscitare un interesse nuovo per il legno e di mettere in evidenza il suo ruolo di protagonista sia nella costruzione che nell’interior design.

Il WISA Wooden Design Hotel è un esempio eccezionale di versatilità di un materiale. Qui il legno funziona sia come struttura portante che nella decorazione di pareti, soffitti e pavimenti. L'edificio è una composizione di pino finlandese, abete e betulla, e ne testimonia tutte le potenzialità particolari.
A vedere l'edificio da lontano, l’occhio è subito catturato dalla prima immagine che si offre: il cortile-atrio centrale, che divide l'abitazione in due estremità. La forma dell’atrio evidenzia la versatilità del legno come materiale, poiché tecnicamente è la parte più significativa del progetto. La lunga curva di legno di pino a schermatura del patio esterno ha una funzione non solo di suggestione estetica, ma anche di schermatura contro il vento e i raggi bassi del sole nordico.

Il legno ha qui la duplice funzione infatti di materiale da interni e da esterno. Anche in esterno, il vantaggio che procura è di forte isolamento termico su tutto l’involucro dell’edificio, cosa che ne abbatte sensibilmente il fabbisogno energetico. Quasi tutte le case finlandesi, soprattutto fuori dalle città, sono interamente costruite in legno, sono scaldate con pannelli a pavimento alimentate a geotermia o, nei casi più obsoleti da caldaie a condensazione, e hanno una resistenza al surriscaldamento estivo (che incredibilmente esiste anche all’estremo Nord) molto alta. Sono edifici intelligenti, naturalmente efficienti, a bassissimo consumo energetico. Sono il prototipo di architettura sostenibile per eccellenza. Ma non per questo sono casette di Heidi: il caso del Wooden Design Hotel lo dimostra, indicando soprattutto che l’uso sistematico di un materiale naturale non ne esaurisce sicuramente le potenzialità creative, ma anzi suggerisce nuovi confini alla sperimentazione.


[02/12/2010]





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