venerdì 24 maggio 2013

Fotovoltaico senza incentivi

Il V Conto Energia è ormai giunto alla sua naturale conclusione e per il futuro non si prevedono altre forme di incentivazione per l'installazione di impianti fotovoltaici.

Come deve orientarsi chi è intenzionato ad usufruire delle tecnologie rinnovabili?

Innanzitutto occorre modificare l'approccio e la linea di pensiero. Ragionare non più in vista di un guadagno attraverso gli incentivi ma ragionare in funzione del risparmio ottenibile ovvero installando il mio impianto in quanto tempo rientro dell'investimento, in quanto tempo riesco ad ammortizzare gli aumenti in bolletta sul lungo periodo (considerato che la vita media di un impianto fotovoltaico è di circa 35 anni) e quindi, solo alla fine, capire quanto mi rimane in tasca in questo periodo di tempo. 

Auto-produrre l'energia elettrica, vi anticipo, è sicuramente più conveniente che continuare a pagare la bolletta.

Una volta deciso per l'installazione dell'impianto cercare poi forme alternative di incentivazione attraverso, ad esempio, le detrazioni fiscali.
Conto energia finito non vuol dire infatti incentivi finiti: oggi gli impianti residenziali usufruiscono ancora della detrazione del 36% (50% fino al 30 giugno se non viene rinnovato) cioè su 100 euro spesi 36 li posso detrarre dalle tasse (in definitiva sono soldi che mi restano in tasca). http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Richiedere/Agevolazioni/DetrRistrEdil36/schinfodetrristredil36/ 
Inoltre, affiancato alle detrazioni, si può attivare il meccanismo di scambio sul posto oppure di ritiro dedicato che permette di rivendere l'energia prodotta e non consumata che viene reimmessa in rete.http://www.gse.it/it/Ritiro%20e%20scambio/pages/default.aspx
Gli impianti non residenziali con una potenza installata fino a 20 kWp hanno la possibilità di accedere ai TEE, titoli di efficienza energetica, (i cosiddetti certificati bianchi).http://www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/TEE/CosaSonoTee.aspx

In entrambi i casi si tratta di una spinta assai potente, considerato che l'energia in bassa tensione (quella che alimenta le nostre abitazioni, i nostri negozi, le nostre aziende) ha oramai superato i 200 €/MWh + IVA (in bolletta 0,20 €/kWh + IVA escluso il guadagno del gestore).

Il mio consiglio è di rivolgersi a professionisti qualificati e far rientrare l'intervento in un progetto coordinato di riqualificazione energetica dell'intero immobile.

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