mercoledì 11 dicembre 2013

POS? no, grazie!


cari architetti ed ingegneri 
per continuare lo stato di regime vessatorio nei vostri confronti, e in genere verso le attività produttive del Paese 
(i parassiti, grandi fannulloni di stato e i grandi evasori pare abbiano vita serena con questo governo) 
dall’1 gennaio 2014, secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 4 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, i professionisti saranno obbligati ad accettare pagamenti tramite carte di credito e a dotarsi quindi di POS.

La Federazione Nazionale degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti si dichiara nettamente contraria a questa nuova forma di autoritarismo e di vessazione inutile per i seguenti motivi :

1) Le prestazioni dei professionisti del ramo tecnico (architetti, ingegneri) essendo prestazioni che richiedono in genere lungaggini, grandi responsabilità e spese considerevoli, difficilmente possono essere compensate con pagamenti inferiori ai massimali previsti dalle carte di debito;

2) Ad oggi il consumo di suolo impone che la maggior parte delle prestazioni degli architetti e degli ingegneri si svolga nell'ambito delle ristrutturazioni edilizie, per cui i clienti per poter detrarre dall'irpef il compenso professionale necessariamente utilizzano la forma di pagamento del BONIFICO, che è già di per se tracciabile;

3) Qualora si istituissero LE SOGLIE DI ANOMALIA DI TARIFFA*, 
il controllo avverrebbe a monte, nessun professionista potrebbe più evadere il fisco in quanto soggetto a tariffe fisse e controllabili anche a distanza di anni! ALTRO CHE POS !

4) Un simile strumento è giustificabile per un'attività commerciale che si rivolge ad un considerevole numero di clienti ma è del tutto inutile e fuori luogo per un'attività intellettuale ove il numero di clienti non va oltre i 2/3 al mese (ammesso che vada molto bene).

*(parametri di compenso -proporzionali al valore delle opere- oltre i quali si ritiene che le prestazioni stesse abbiamo forte probabilità di esser svolte in spregio della normativa edilizia e/o urbanistica, e/o sismica, e/o termica, e/o fiscale, a vario livello.)

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